Dopo qualche anno di assenza il Comune è ricomparso tra i sostenitori del Biella Master. Perchè è importante esserci?
Forse in passato non hanno creduto abbastanza in questo progetto o lo hanno sottovalutato. Ma la nostra amministrazione ha tra gli scopi precipui quello di voler mettere in grande evidenza le eccellenze del territorio e questo Master credo sia tra le migliori cose fatte a Biella. Per questo motivo abbiamo deciso di tornare ad investire, perchè lo riteniamo un percorso altamente formativo e qualificante.
Quali aspetti di questo percorso formativo lo rendono a suo avviso particolarmente prestigioso e motivo di orgoglio per la città di Biella?
Il primo è certamente legato alla sua unicità. Con questo Master si uniscono la conoscenza, data dai professori, all’esperienza acquisita direttamente sul campo in tutta la filiera: dalle materie prime, anche molto pregiate, fino al capo “finito” e alla distribuzione a livello mondiale. Questo grazie a un percorso che consente ai ragazzi di viaggiare: da New York alla Nuova Zelanda, dal Giappone al Regno Unito, dall’Australia al Perù, fino alla Cina. E' un “unicum” a livello mondiale.
Un’attività come quella del Biella Master quali altre idee e spunti di arricchimento e crescita può offrire alla città e al territorio?
Creando delle professionalità di alto livello, dei dirigenti che po- tranno senza alcun dubbio mettersi a disposizione anche delle aziende biellesi, direttamente o indiretta- mente, per favorire le esportazioni di prodotti “made in Italy”, crean- do una ricaduta interessante per il territorio biellese. Il Biella Master esce da una semplice provincialità, guarda al mondo, al futuro e la no- stra amministrazione non poteva starne fuori.
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